Il web ha cambiato molte delle nostre abitudini e, in numerosi casi, ha apporto significativi miglioramenti alla qualità della vita, agevolandoci durante scelte di vario genere: i siti web costituiscono, spesso, grandi e ricche vetrine di prodotti, consultabili comodamente dai nostri pc. I dati dimostrano come il fenomeno e-commerce si stia estendendo a macchia d'olio, coinvolgendo numerosi settori merceologici, a partire dal turismo, all'abbigliamento, all'editoria, sino ad ambiti che, inizialmente, avevano suscitato dubbi e perplessità in noi italiani, come il settore arredamento: sembrava impossibile poter scegliere i propri mobili in modo così “virtuale”, e invece sono oltre un milione i connazionali che si rivolgono al mare magnum del web per cercare le soluzioni d'arredo più adatte alla propria abitazione.
Un circolo virtuoso che sembra aver coinvolto numerose aziende: eppure, secondo alcune indagini condotte dall'Ansa, solo un terzo delle piccole e medie imprese italiane utilizza la rete, appena il 5% l’e-commerce. Come mai molti imprenditori non hanno ancora abbracciato il mondo digitale, usufruendo dei consistenti benefici in termini di visibilità e business?
Per le grandi corporation quanto per piccole e medie imprese, una strategia di e-business è imprescindibile: anzi, nelle nicchie di mercato troverete più facilmente gli utenti più informati, competenti e appassionati. Dunque, sono proprio queste realtà più piccole che devono interfacciarsi con il web.
Ugualmente poco sviluppate sono, per quanto riguarda le PMI, le strategie comunicative in ambito Web 2.0: le aziende, insomma, non utilizzano i social media come strumento di business per varie ragioni, quali la scarsa conoscenza delle loro potenzialità e il modo di utilizzo. Ma la “socializzazione” online è un fattore determinante per avvicinare sempre più l'esperienza di acquisto online al quella di acquisto offline e per ottenere l'effetto “passaparola”, soprattutto quando i clienti sono soddisfatti dei prodotti che avete da offrire.
Interagire, condividere, scambiarsi opinioni, dare suggerimenti, raccontare la propria storia: questa è la tendenza del web e il 2012 si muoverà ancora in questa direzione: un imput che anche le piccole e medie imprese devono cogliere per incrementare il proprio business e far conoscere i propri prodotti anche a target che sarebbero irraggiungibili senza l'aiuto del web.
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